Nasco nel 1972 e vivo tra Modena e Firenze.

In realtà amo la fotografia da sempre; amo così tanto questa forma d'arte da non essere mai riuscita per molti anni ad avvicinarmici come autrice per uno strano senso di inadeguatezza, quasi di imbarazzo.
Nel 2006 stanca di seguire da semplice spettatrice gli amici fotografi, conquisto la mia prima digitale Nikon e timidamente comincio a “congelare attimi”. Scatto dopo scatto scopro, con grande sorpresa, che gli anni dedicati all'osservazione dell'arte altrui mi avevano in qualche modo insegnato a catturare quello che solitamente non si vede affatto, quello che non sembra degno di attenzione, quello che i nostri occhi non hanno l'abitudine di “mettere a fuoco”.

Fotografo tutto ciò che attrae la mia attenzione, tutto ciò che mi emoziona. Questo è ciò che cerco di trasmettere con le mie immagini: lo stesso livello di pathos, di coinvolgimento emozionale che mi ha travolto al momento dello scatto.

I miei progetti spaziano dal ritratto, comprendendo glamour, fashion e nudo artistico, al reportage.

“PerformanceS” è il nome del progetto che ho dato alla mia sezione sul ritratto, in quanto amo fotografare i miei soggetti, i miei modelli, cercando di inventare storie cucite addosso al loro Io e che per questo motivo possono essere in qualche modo interpretate, “recitate”. Saper ritrarre una persona, riuscendone a cogliere l'essenza e senza risultare banale, credo sia la “prova fotografica” più dura di tutte.
Cercando di decidere un ruolo piuttosto che semplicemente una posa, spero di riuscire a centrare questo intento.
“The Essence of She” è invece la sezione dedicata esclusivamente alla Donna; qui cerco di cogliere con il mio sguardo, di donna, la sensualità del corpo femminile, la seduzione dei gesti, l'ammiccare degli sguardi. Mentre i colleghi uomini ricercano nella modella quell'eros e quella grazia che loro stessi vorrebbero vedere in una donna, io ribalto la situazione.. Cerco nelle ragazze che ritraggo quell'eros e quelle situazioni che io, da femmina, metterei in gioco per sedurre chi ho davanti.

Urban Decay e “Tracce”: Da qualche tempo il mio lavoro è dedicato alla "fotografia dell'abbandono", dell'archeologia industriale e urbana, andando a ricercare qualsiasi traccia di ciò che un tempo magnificamente "era" e che oggi ancora "è", ma con le sue assenze, con le presenze che mancano. E qui, come non mai, entra in gioco la mia emozione. Il mio percorso sull'abbandono è un progetto di divulgazione visiva il cui scopo è di far comprendere come sia possibile riscoprire emozioni in posti dimenticati, polverosi e sporchi, come sia possibile in quei silenzi udire ancora i rumori che un tempo erano quotidiani, come sia possibile vedere che la bellezza sta nella decadenza stessa delle cose.

Buona Visione!

Viola

“La fotografia fa apparire ciò che non si coglie mai.. [..] Se una foto mi piace, o mi turba, io vi indugio sopra. Cosa faccio tutto il tempo che me ne sto davanti a lei? La guardo e la scruto, come se volessi sapere di più di quello che vedo..” (Roland Barthes)

Articolo da "Il Giornale" per la presentazione della mostra di "Performances"